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Investimenti al SUD: si parte.

20 Mag di Antonio Maddalena

Investimenti al SUD: si parte.

Dopo un lungo iter burocratico, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha finalmente sbloccato il credito d’imposta per le aziende che investono nelle Zone Economiche Speciali (ZES) nel Mezzogiorno d’Italia. Questo fondo ammonta a 1,8 miliardi di euro, stanziati dal Decreto Legge 124/2023.

Procedura per Accedere al Credito d’Imposta

Le aziende interessate devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle previste fino al 15 novembre 2024. È inoltre necessaria una certificazione delle spese sostenute, rilasciata da un revisore dei conti o da una società di revisione abilitata.

Beneficiari ed Esclusioni

Sono ammesse al beneficio tutte le tipologie di imprese, inclusi i settori agricolo, della pesca e dell’acquacoltura. Tuttavia, sono escluse le imprese che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, dei trasporti e delle relative infrastrutture, dell’energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Obblighi delle Aziende Beneficiarie

Le aziende devono mantenere le attività nelle aree assistite per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento.

Spese Ammissibili

Le spese ammissibili comprendono l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, sia mediante acquisto diretto che tramite contratti di locazione finanziaria, destinati a strutture produttive esistenti o nuove. Anche l’acquisto di terreni e la realizzazione o ampliamento di immobili strumentali sono inclusi. Gli investimenti devono essere effettuati tra soggetti indipendenti, senza rapporti di controllo o collegamento.

Limiti e Condizioni del Credito d’Imposta

Il credito d’imposta è calcolato sulla base del costo complessivo dei beni, con un limite massimo di 100 milioni di euro per progetto. Non sono ammissibili progetti con un costo complessivo inferiore a 200.000 euro. Se i beni agevolati non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo alla loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta sarà rideterminato escludendo tali beni.

Distribuzione Geografica del Credito d’Imposta

Dal 1° gennaio 2024 è stata istituita la ZES unica per il Mezzogiorno, che comprende le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il credito d’imposta varia a seconda della regione e della dimensione dell’impresa:

  • Abruzzo (zone assistite): Piccole imprese 35%, Medie imprese 25%, Grandi imprese 15%.
  • Molise: Piccole imprese 55%, Medie imprese 40%, Grandi imprese 30%.
  • Sardegna: Piccole imprese 55%, Medie imprese 40%, Grandi imprese 30%.
    • Area transizione giusta: Piccole imprese 60%, Medie imprese 50%, Grandi imprese 40%.
  • Campania: Piccole imprese 60%, Medie imprese 50%, Grandi imprese 40%.
  • Puglia: Piccole imprese 60%, Medie imprese 50%, Grandi imprese 40%.
    • Area transizione giusta: Piccole imprese 70%, Medie imprese 60%, Grandi imprese 50%.
  • Basilicata: Piccole imprese 50%, Medie imprese 40%, Grandi imprese 30%.
  • Calabria: Piccole imprese 60%, Medie imprese 50%, Grandi imprese 40%.
  • Sicilia: Piccole imprese 60%, Medie imprese 50%, Grandi imprese 40%.

Cumulabilità del Credito d’Imposta

Il credito d’imposta è cumulabile con aiuti de minimis e altri aiuti di Stato, purché non superi i limiti consentiti dalle normative europee. Tuttavia, non è cumulabile con il piano di Transizione 5.0.