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Concordato Preventivo Biennale ai nastri di partenza.

27 Giu di Antonio Maddalena

Concordato Preventivo Biennale ai nastri di partenza.

l 14 giugno 2024, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato il decreto di approvazione della metodologia relativa al Concordato Preventivo Biennale (CPB). Questo nuovo strumento è un procedimento accertativo basato su un accordo tra professionisti/imprese e il Fisco, che mira a concordare preventivamente i redditi e il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, offrendo in cambio un trattamento premiale.

Accesso al Concordato Preventivo Biennale

L’accesso al CPB è facoltativo e si articola in due aspetti:

  1. Il contribuente può scegliere se richiedere all’Agenzia delle Entrate una proposta di reddito.
  2. In caso di richiesta, il contribuente può decidere se accettare o meno la proposta ricevuta.

Sono previsti trattamenti premiali per chi accetta la proposta, mentre non vi sono differenze di trattamento per chi non accetta o non richiede la proposta.

Metodologia di Formulazione delle Proposte

L’Agenzia delle Entrate formula le proposte tenendo conto delle specifiche attività economiche, degli andamenti economici e dei mercati, della redditività individuale e settoriale, e degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA). Ulteriori dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria sono utilizzati per questa finalità.

Soggetti Ammissibili ed Esclusi

Possono accedere al CPB:

  • I soggetti che applicano gli ISA.
  • I contribuenti in regime forfetario, limitatamente all’annualità 2024.

Sono esclusi dal CPB:

  • I contribuenti che non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi per i periodi d’imposta 2021, 2022 e 2023.
  • Coloro che sono stati condannati per reati tributari commessi nei suddetti periodi.
  • I contribuenti con debiti tributari pari o superiori a 5.000 euro per il 2023, ad eccezione dei debiti in sospensione o rateazione.
  • I contribuenti forfetari che hanno iniziato l’attività nel 2023.

Applicazione e Termini

Il primo anno di applicazione del CPB sarà il 2024. In caso di adesione, il ricalcolo dell’acconto delle imposte sarà soggetto a rideterminazione sulla seconda rata in scadenza, mentre l’importo dovuto per il primo acconto rimarrà invariato. Per il 2024, l’adesione al CPB deve essere comunicata entro il 31 ottobre, mentre dal 2025 il termine sarà il 31 luglio.

Effetti Fiscali e Previdenziali

L’adesione al CPB implica l’assoggettamento ad IRPEF e IRAP dei redditi concordati. Le variazioni effettive dei redditi non influenzeranno l’imposizione fiscale. L’IVA è esclusa dal CPB e va gestita separatamente.

Il CPB ha rilevanza anche per i contributi previdenziali dovuti da artigiani e commercianti o per gli iscritti alla gestione separata INPS, mentre i contributi per i professionisti con cassa privata sono generalmente esclusi dalla disciplina del CPB, salvo decisioni autonome delle casse professionali.

Benefici Fiscali

I contribuenti che accettano la proposta del CPB godranno dei seguenti benefici, indipendentemente dal punteggio di affidabilità fiscale ottenuto:

  • Esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti entro specifici limiti.
  • Esonero dal visto di conformità o dalla prestazione della garanzia per i rimborsi IVA entro certi limiti.
  • Esclusione dall’applicazione della disciplina delle società non operative.
  • Esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici.
  • Anticipazione dei termini di decadenza per l’attività di accertamento.
  • Esclusione della determinazione sintetica del reddito complessivo.