Microdebiti fiscali: ammontano a 22 miliardi di euro
Quasi 11 milioni di contribuenti italiani si trovano ad affrontare piccoli debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione, con cartelle di pagamento il cui importo residuo è inferiore ai 1.000 euro, sommando un totale di circa 22,5 miliardi di euro. Questa situazione è stata sottolineata nell’Analisi di Impatto della Regolamentazione (A.I.R.), allegata alla relazione tecnica di un decreto legislativo che mira a ristrutturare il sistema nazionale di riscossione.
Il decreto legislativo, recentemente presentato in Parlamento per ricevere il parere delle commissioni, introduce notevoli cambiamenti, tra cui un meccanismo di discarico automatico delle cartelle esattoriali e un’estensione delle rateizzazioni, che permetterà dal 2031 di richiedere fino a 120 rate per il saldo dei debiti. Si prevede che questa riforma genererà circa 150 milioni di euro all’anno in interessi derivanti dalle rateizzazioni.
Dal dettaglio della relazione tecnica, si evince che ogni anno vengono affidati all’incasso circa 32 milioni di crediti, per un totale di circa 81 miliardi di euro, che coinvolgono quasi 9,8 milioni di contribuenti e risultano in circa 15 milioni di cartelle di pagamento.
Il discarico automatico delle cartelle, come descritto nell’A.I.R., mira a ridurre annualmente il volume del magazzino di debiti di circa 80 miliardi di euro, indirizzando le risorse verso il recupero delle posizioni più recenti e potenzialmente recuperabili.
Dal 1 gennaio 2025, le quote non riscosse entro cinque anni dall’assegnazione saranno automaticamente scartate, a meno che non si verifichino circostanze particolari come la chiusura di un fallimento o l’assenza di beni sequestrabili del debitore.
In aggiunta, il decreto legislativo propone un incremento significativo del numero di rate consentite per i piani di dilazione, rispondendo alla constatazione che negli ultimi dieci anni, il 58% delle dilazioni concesse sono state revocate a causa di mancati pagamenti. Con l’obiettivo di facilitare il pagamento dei debiti, dal 2025 sarà possibile richiedere piani di rateizzazione estesi, arrivando teoricamente a 120 rate dal 2031. Questo ampliamento dei piani di rateizzazione dovrebbe portare un incremento di circa 150 milioni di euro l’anno di interessi nelle casse dello Stato.