Sale la ritenuta sui bonifici ristrutturazioni: da 8% a 11%
A partire dal primo marzo 2024, l’aliquota di ritenuta d’acconto su bonifici destinati alle detrazioni fiscali per lavori edilizi sale dal 8% all’11%. Questo aggiornamento, stabilito dall’articolo 1, comma 88, della Legge di Bilancio 2024, si riflette sull’articolo 25 del D.L. 78/2010 e riguarda esclusivamente i bonifici eseguiti a partire da questa data.
Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali per interventi edilizi, è necessario effettuare pagamenti attraverso un “bonifico parlante” (bancario o postale) che deve includere specifici dettagli come la causale del pagamento, il codice fiscale o il numero di partita IVA del beneficiario e del soggetto che fruisce della detrazione. Al momento del versamento, banche e Poste Italiane tratterranno l’11% come acconto dell’imposta sul reddito dovuta dall’azienda esecutrice dei lavori.
Le modifiche interessano una vasta gamma di interventi edilizi, inclusi il Bonus Casa, Superbonus, Bonus barriere architettoniche al 75%, Ecobonus e Sismabonus. Tuttavia, sono esclusi dalla ritenuta bonifici per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, interventi di sistemazione a verde, acquisto di immobili ristrutturati, case antisismiche, spese edili sostenute dall’imprenditore sulla propria abitazione, oneri di urbanizzazione, bolli, diritti amministrativi e tasse comunali.
Per usufruire della detrazione, è richiesto effettuare pagamenti tramite bonifico che riporti dettagli specifici e indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile e, se applicabile, gli estremi di registrazione dell’atto di comodato o locazione. È necessario conservare e, su richiesta, esibire documentazione come abilitazioni amministrative, domanda di accatastamento, ricevute di pagamento dell’IMU, delibere assembleari, dichiarazioni di consenso, comunicazioni preventive all’Asl, fatture, ricevute fiscali e ricevute dei bonifici.