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Sanzioni sul lavoro, cambiano le regole.

7 Mar di Antonio Maddalena

Sanzioni sul lavoro, cambiano le regole.

Il 2 marzo 2024, è stata introdotta una nuova normativa, tramite il Decreto Legge n. 19, che mira a rafforzare le misure di contrasto alle violazioni nel settore del lavoro, con particolare attenzione all’ambito contributivo. Questo provvedimento porta con sé un innalzamento delle sanzioni per le irregolarità lavorative e per le violazioni legate alla contribuzione sociale, in dettaglio:

  • Un incremento del 30% per le sanzioni relative al lavoro non regolarizzato.
  • Un aumento del 20% per le sanzioni in casi di somministrazione di lavoro illecita, distacchi transnazionali non regolari, o per violazioni relative agli orari di lavoro, ai riposi giornalieri e settimanali.

Le violazioni che precedentemente erano state declassate da reati penali, ora vengono nuovamente considerate tali, prevedendo pene detentive o multe in casi specifici di lavoro irregolare, somministrazione di lavoro non autorizzata, e altre irregolarità in ambito lavorativo.

In caso di reiterazione di illeciti nei tre anni antecedenti, le sanzioni contributive subiscono un ulteriore aumento del 20%. Tuttavia, le multe non potranno essere inferiori a 5.000 euro né superiori a 50.000 euro.

Per quanto riguarda il settore agricolo, se il limite di durata del lavoro occasionale viene superato, si verifica una trasformazione del rapporto di lavoro in un contratto a tempo indeterminato. L’impiego di soggetti non ammessi comporta l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie.

In caso di omesso o ritardato versamento dei contributi, se il pagamento viene effettuato entro 120 giorni in un’unica soluzione, non si applicano sanzioni. Per l’evasione contributiva, qualora ci sia una denuncia spontanea entro 12 mesi, è possibile effettuare il pagamento anche in forma rateale, godendo di una riduzione della sanzione civile previa pagamento della prima rata.

Infine, a seguito di controlli, è previsto il pagamento di una sanzione civile ridotta se il versamento dei contributi e premi avviene entro 30 giorni dalla notifica della contestazione, con possibilità di pagamento rateale che consente l’accesso alla riduzione della sanzione.