“Bonus Renzi” di 100 euro anche per il 2024.
Il cosiddetto “Bonus Renzi”, inizialmente introdotto come un incremento di 80 euro nella busta paga e successivamente aumentato a 100 euro, viene mantenuto anche per l’anno 2024. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate, mediante la Circolare n. 2 del 6 febbraio 2024, ha introdotto delle modifiche nel metodo di calcolo per l’assegnazione di questo beneficio.
Destinatari del Bonus – Questo incentivo è riservato esclusivamente ai lavoratori dipendenti, escludendo quindi i pensionati. L’importo massimo annuo del bonus è di 1.200 euro, distribuito in 12 rate mensili da 100 euro ciascuna. Il bonus è concesso per intero ai contribuenti con un reddito annuo non superiore a 15.000 euro. Per i redditi che si collocano tra questa soglia e i 28.000 euro, l’importo del bonus subisce una riduzione progressiva, a condizione che le detrazioni fiscali superino l’ammontare dell’imposta lorda, con il bonus che corrisponde alla differenza tra queste due grandezze.
Dettagli specifici:
- Per i redditi fino a 15.000 euro annui: il bonus di 100 euro al mese è esentasse, a patto che le detrazioni per lavoro dipendente non eccedano l’imposta dovuta.
- Per i redditi fino a 28.000 euro annui: il bonus, in misura ridotta, è subordinato al superamento dell’imposta lorda da parte della somma delle detrazioni IRPEF al 19% (che includono spese mediche, interessi su mutui per l’acquisto della prima casa, ecc.).
Le detrazioni applicabili per i redditi fino a 28.000 euro includono:
- Detrazioni per carichi di famiglia
- Detrazioni per lavoro dipendente
- Interessi su prestiti e mutui agrari
- Interessi su mutui per l’acquisto della prima casa
- Spese mediche
- Interessi su mutui per la costruzione della prima casa
- Detrazioni per ristrutturazioni edilizie e per l’efficientamento energetico
Per coloro che hanno un reddito lordo annuo fino a 15.000 euro e detrazioni per lavoro dipendente inferiori all’imposta dovuta, il bonus IRPEF integrativo è fissato a 1.200 euro annui. Questo importo può essere regolato con il conguaglio a fine anno attraverso il modello 730 o erogato mensilmente in busta paga, per un totale di 100 euro per ogni mese.
Il conguaglio – Durante la dichiarazione dei redditi, si verifica l’effettiva spettanza del bonus. Se, a seguito del calcolo dell’imposta dovuta, si rileva il diritto al bonus non ancora erogato mensilmente dal datore di lavoro, questo verrà corrisposto in un’unica soluzione, come una detrazione IRPEF. Il bonus ricevuto deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi nel rigo C14 del quadro C (modello 730-3). In caso di erogazione indebita, si procederà al recupero dell’imposta. Per prevenire tale situazione, coloro che sanno di non avere diritto al bonus possono rinunciare attraverso il sito INPS o noiPA, o mediante comunicazione diretta al datore di lavoro.