Concordato Preventivo Biennale: dopo gli ultimi aggiornamenti.
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è una procedura accertativa tra professionisti/imprese e l’Agenzia delle Entrate per stabilire in via preventiva i redditi e il valore della produzione netta da tassare. Introdotto dal D.Lgs. n. 13 del 12 febbraio 2024, è stato poi modificato dal D.Lgs. n. 108 del 5 agosto 2024, che ha portato rilevanti cambiamenti nella determinazione del reddito, degli acconti e nel trattamento del reddito incrementale.
L’adesione al CPB è facoltativa. Il contribuente può scegliere se richiedere una proposta di reddito dall’Agenzia delle Entrate e, una volta ottenuta, decidere se accettarla. Non ci sono conseguenze diverse tra chi decide di non richiedere la proposta e chi la rifiuta.
Principali Novità del D.Lgs. n. 108/2024
Il decreto ha introdotto nuove cause di esclusione, tra cui il mancato pagamento di debiti tributari superiori a 5.000 euro e la mancata presentazione delle dichiarazioni dei redditi per i periodi d’imposta 2021, 2022 e 2023. Inoltre, i contribuenti in regime forfetario, che hanno iniziato l’attività nel 2023, non possono accedere al concordato.
L’Agenzia delle Entrate formula le proposte sulla base di criteri economici e di redditività settoriale, tenendo conto degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e dei dati disponibili. Sono esclusi dal calcolo componenti straordinari come plusvalenze e minusvalenze, perdite su crediti, e proventi derivanti da partecipazioni in società.
Condizioni di Accesso e Modalità di Calcolo
Possono aderire al CPB i soggetti che applicano gli ISA e i contribuenti in regime forfetario (questi ultimi solo per l’annualità 2024). Il reddito concordato deve essere pari almeno a 2.000 euro e, per le società, l’accettazione della proposta vincola anche i soci. Nel caso in cui si utilizzi il metodo storico per il calcolo degli acconti, l’acconto è maggiorato del 10% della differenza positiva tra il reddito concordato e quello rettificato del periodo precedente. È possibile utilizzare anche il metodo previsionale per determinare l’acconto.
Tassazione Sostitutiva e Aliquote
Per incentivare l’adesione, il D.Lgs. n. 108/2024 ha introdotto una tassa sostitutiva sul maggior reddito concordato. L’aliquota varia in base al punteggio ISA ottenuto nel periodo precedente l’adesione:
- ISA 8, 9 o 10: 10%
- ISA 6 o 7: 12%
- ISA 5 o inferiore: 15% Per i contribuenti in regime forfetario, l’aliquota è del 10%, ridotta al 3% in caso di start-up.
Benefici per gli Aderenti
I contribuenti che accettano la proposta dell’Agenzia delle Entrate beneficeranno delle agevolazioni previste per coloro che ottengono un punteggio ISA pari a 10. Tra i vantaggi, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti e per i rimborsi IVA fino a 70.000 euro annui, l’esclusione dalle presunzioni semplici per gli accertamenti fiscali e la riduzione dei termini di decadenza per l’accertamento di un anno.
Il concordato preventivo ha rilevanza anche ai fini previdenziali per artigiani, commercianti e iscritti alla gestione separata INPS. Tuttavia, per i professionisti con casse private, il concordato potrebbe non avere applicazione per i contributi previdenziali, salvo decisioni autonome dei singoli enti previdenziali.
Cause di Decadenza
Il concordato cessa di produrre effetti in caso di modifiche all’attività durante il biennio, cessazione dell’attività, operazioni societarie come fusioni e scissioni o eventi straordinari che causano una riduzione del reddito superiore al 30%. Sono anche previste cause di decadenza legate a irregolarità fiscali come omesso versamento delle imposte concordate o violazioni che integrano reati tributari.
Regime Sperimentale per i Forfetari
Per i contribuenti in regime forfetario, il concordato è sperimentale e riguarda esclusivamente il periodo d’imposta 2024. Essi potranno decidere se aderire entro il 31 ottobre 2024.