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Concordato Preventivo Biennale: quali sono i vantaggi in caso di adesione.

18 Ott di Antonio Maddalena

Concordato Preventivo Biennale: quali sono i vantaggi in caso di adesione.

Il concordato preventivo biennale è stato reso più attraente grazie a due vantaggi principali:

  1. Esclusione dagli accertamenti previsti dall’art. 39 del D.P.R. 600/1973, che riguardano accertamenti analitici, induttivi o presuntivi.
  2. Accesso al regime premiale ISA, indipendentemente dal punteggio ottenuto con gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).

Vantaggi del concordato

Chi aderisce al concordato può beneficiare di diverse agevolazioni, tra cui:

  • Esonero dal visto di conformità per la compensazione di crediti IVA fino a 70.000 euro annui, e per imposte dirette e IRAP fino a 50.000 euro annui.
  • Esonero dal visto di conformità o garanzia per i rimborsi IVA fino a 70.000 euro annui.
  • Esclusione dalla disciplina delle società non operative.
  • Esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici previste dall’art. 39, comma 1, lett. d), del D.P.R. 600/1973 e dall’art. 54 del D.P.R. 633/1972.
  • Anticipazione dei termini di decadenza per gli accertamenti di un anno.
  • Esclusione della determinazione sintetica del reddito ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. 600/1973, purché il reddito complessivo accertato non superi di due terzi quello dichiarato.

È importante notare che i contribuenti forfetari non possono usufruire del regime premiale ISA, pur aderendo al concordato.

Limitazioni agli accertamenti

L’esclusione dagli accertamenti ex art. 39 del D.P.R. 600/1973 non è assoluta. L’Amministrazione finanziaria può comunque condurre controlli e, se emergono cause di decadenza previste dagli articoli 22 e 33 del D.Lgs. 13/2024, gli accertamenti diventano di nuovo applicabili. Se durante i controlli si rilevano attività non dichiarate o passività inesistenti (eccedenti il 30% dei ricavi dichiarati), si decade dal concordato, riattivando i normali poteri di accertamento.

Attività istruttorie

L’Amministrazione può comunque svolgere accessi, ispezioni, verifiche o inviare questionari, che possono portare a un avviso di accertamento ex art. 39 del D.P.R. 600/1973, ma solo se le irregolarità riscontrate comportano la decadenza dal concordato. In questo caso, l’accertamento può riguardare sia il periodo oggetto di concordato sia quello precedente.

Soggetti ISA

Durante il periodo di concordato preventivo biennale (2024-2025), per i contribuenti soggetti agli indici ISA:

  • Non è possibile emettere avvisi di accertamento analitico-induttivo per imposte dirette e IVA.
  • Gli avvisi di accertamento possono comunque essere emessi se derivano da un’attività istruttoria che comporti la decadenza dal concordato.

In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate mantiene il potere di:

  • Effettuare accertamenti IVA.
  • Verificare redditi diversi da quelli di impresa o lavoro autonomo (ad es. redditi fondiari, di capitale, dipendenti).
  • Inviare avvisi ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter del D.P.R. 600/1973.