fbpx

“Riapre” il concordato preventivo biennale

12 Nov di Antonio Maddalena

“Riapre” il concordato preventivo biennale

A partire dal 12 novembre, si riapre la possibilità di adesione al concordato preventivo biennale. Coloro che, avendo presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre, non avevano ancora deciso, avranno fino al 12 dicembre per confermare la propria adesione tramite una dichiarazione integrativa.

Oggi il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare il decreto legge che riapre i termini per il concordato preventivo biennale, con chiusura definitiva prevista per il 12 dicembre. Il decreto è destinato a confluire come emendamento nella legge di conversione del decreto fiscale attualmente all’esame della commissione bilancio del Senato.

Il relatore del provvedimento, Dario Damiani, esponente di Forza Italia, ha dichiarato che il concordato rappresenta uno strumento essenziale per promuovere un rapporto di fiducia e trasparenza tra fisco e contribuenti, e che consentire a un numero più ampio di soggetti di aderire è un passo importante per un sistema fiscale più equo. La prima fase del concordato ha portato all’adesione del 15% dei contribuenti Isa (circa 500.000) su 2,7 milioni di soggetti potenzialmente coinvolti, con circa 100.000 adesioni tra i contribuenti forfettari per i quali il concordato è valido per un solo anno.

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, illustrando la manovra fiscale ai sindacati, ha inoltre ribadito che il Governo intende rendere strutturale la riduzione da quattro a tre aliquote Irpef, accorpando i primi due scaglioni di reddito. Ha sottolineato che eventuali modifiche agli scaglioni successivi dipenderanno dalle risorse disponibili, comprese quelle derivanti dalla chiusura del concordato preventivo. Meloni ha anche assicurato che la revisione delle spese fiscali non peserà sui redditi medio-bassi, poiché il nuovo sistema si applicherà ai redditi superiori a 75.000 euro, garantendo comunque detrazioni per spese sanitarie e introducendo un meccanismo di quoziente familiare basato sul numero di figli a carico.

Infine, Meloni ha evidenziato che la riforma fiscale sta portando a risultati concreti, con un aumento record delle entrate tributarie e un incremento delle somme recuperate dall’evasione fiscale, contribuendo così alla copertura finanziaria della manovra per il 2025.