Scadenze fiscali: verso la rateazione mensile.
Il governo sta valutando l’introduzione di una modalità di versamento delle tasse che prevede una dilazione mensile, potenzialmente applicabile a partire dal 2024. Questa proposta mira a rendere strutturale e estendere a tutti i contribuenti, inclusi i versamenti dei contributi INPS, la possibilità di rateizzare il pagamento delle imposte.
Attualmente, grazie all’articolo 8, comma 1, del decreto legislativo 1/2024, è già possibile rateizzare in 7 pagamenti il saldo e il primo acconto delle imposte. Se si aggiungessero le ulteriori 5 rate previste per il secondo acconto, si arriverebbe a un totale di 12 rate annuali, equivalenti a un pagamento mensile.
Il calendario dei pagamenti si articolerebbe quindi in due fasi: da giugno a dicembre per il saldo e il primo acconto, e da gennaio a maggio dell’anno successivo per le 5 rate del secondo acconto.
L’obiettivo è stabilizzare e ampliare l’opzione di rateizzazione del secondo acconto delle imposte, introdotta sperimentalmente nel 2023 solo per i titolari di partita IVA con ricavi o compensi non superiori a 170 mila euro. La dilazione attuale prevede fino a 5 rate, con scadenza il 16 di ogni mese da gennaio a maggio.
Importante notare che, inizialmente, questa dilazione non includeva i contributi previdenziali e assistenziali INPS, né i premi assicurativi INAIL. Tuttavia, se questa disposizione venisse estesa o resa strutturale per il 2024, includendo anche i contributi INPS, si avrebbe una mensilizzazione effettiva del pagamento di imposte e contributi.
Inoltre, l’articolo 8 del dlgs 1/2024 ha modificato l’articolo 20 del dlgs 241/1997, definendo nuove modalità e termini per il versamento rateale delle imposte, aggiungendo una ulteriore rata il 16 dicembre. Questa modifica prevede anche l’unificazione dei termini di versamento per i soggetti titolari e non titolari di partita IVA.